Текст на итальянском с аудио «Vacanze in Provenza»

 

Care amiche e cari amici, quest’estate anomala sta per finire… Infatti, dopo un “non-inverno”, come quello che abbiamo passato, è venuta una “non-estate”. Grande instabilità meteorologica in Italia e altre parti d’Europa, piogge continue, pochissimo sole… E pensare che nell’ultima puntata di luglio vi avevo dato consigli su come combattere il caldo…! Beh, a dirvi la verità, avevo davvero bisogno di fuggire dalla pioggia… e quindi è stato quasi un miracolo poter passare 15 giorni al sole.

 

Come? Abbiamo avuto fortuna: in luglio con alcuni amici sono andata nella Francia del Sud, in Provenza e Linguadoca. In due settimane abbiamo avuto solo tre forti temporali e per il resto tanto sole.

 

Il nostro, però, non è stato un soggiorno al mare: infatti siamo sempre stati in giro, visitando le più belle città d’arte, come Aix, Avignone, Arles, Nîmes… Siamo anche stati nella Camargue, e quindi vicino al mare, un paio di giorni. E non vi posso descrivere l’emozione di vedere (anzi, rivedere, perché non è la prima volta che vengo qui) la meravigliosa cinta muraria di Aigues Mortes, la città nata per volere del re Luigi IX, che da questo porto partì per la settima e l’ottava crociata, rispettivamente nel 1248 e nel 1270.

 

Su un libro ho letto che partirono da Aigues Mortes la prima volta 40.000 crociati e la seconda addirittura 60.000! Anche l’origine del nome di questa piccola città è interessante. Aigas Mòrtas, in occitano, deriva dal latino “Aquae mortuae”, che in italiano suona come “acque morte”, cioè acque di palude. E infatti ci troviamo in mezzo agli stagni salati della Camargue.

 

Ah, che bello viaggiare, chiesa romanicascoprire cose nuove… Quanti piccoli villaggi pieni di storia abbiamo incontrato sul nostro cammino… Mi sono piaciuti soprattutto quelli un po’ abbandonati e fuori dai tour classici. Per non parlare delle chiese romaniche, dei castelli, dei mulini… Purtroppo la fioritura della lavanda era quasi al termine, perciò non ho potuto immergermi nel viola di quegli immensi campi profumati. E allora? Ecco, mi è rimasta una gran voglia di tornare. E di visitare con calma gli angoli più sperduti, meno turistici… magari in un periodo di bassa stagione.

 

«E la gente, Francesca, com’è la gente in Provenza?» mi ha chiesto Anna, una mia amica, al mio ritorno.

 

«Abbiamo incontrato persone gentilissime, un vero piacere parlare con loro. E… sai, sono sempre pronti ad aiutarti se hai un problema.»

 

«Mhh… ma… la cucina? È buona, oppure…?»

 

«Deliziosa» le ho risposto. «Tantissimi sapori, profumi di erbe aromatiche… e per chi ama il pesce come te, beh, ti puoi immaginare.»

 

«Ma… senti, visto che è così bello… Che ne dici di tornarci con me, magari la prossima primavera?»

 

Mhh… perché no? Mi piacerebbe proprio partire con lei. Vedremo!

 

©podclub

 

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