Диалог на итальянском с аудио «L’albero e i regali di Natale»
Elisa: I temi che affronteremo oggi sono inevitabilmente legati al Natale e a Capodanno.
Cesare: Eh, sì, difficile scappare da questi temi. Piano piano il conto alla rovescia inizia e anche senza volerlo, ci si trova coinvolti. Ma procediamo con ordine. Il primo ostacolo da superare è l'albero di Natale. Nessuno vuole rinunciare, vero Elisa?
Elisa: Che domande fai, senza l'albero non mi sembra nemmeno Natale. E poi ora i bambini sono grandi e ci possono aiutare con la decorazione. Non dobbiamo più tenerlo nascosto fino al 24 dicembre.
Cesare: Almeno questo, anche se poi più che un aiuto.
Elisa: Non dire così, i bambini ci aiutano nella scelta dell'albero. Dario ti aiuta poi a portarlo a casa.
Cesare: Per forza, ogni anno mi sembra più grande e pesante.
Elisa: Non è vero, anche perché il salotto non diventa ogni anno più alto.
Cesare: Ti ricordo però che due anni fa abbiamo dovuto segare la punta perché non ci stava.
Elisa: Io ti avevo avvisato che era un po' troppo alto, ma tu hai voluto prenderlo lo stesso.
Cesare: Ci credo, dopo aver guardato una quarantina di alberi ero contento di averne trovato uno che soddisfaceva quasi tutte le tue condizioni: tronco diritto, rami folti soprattutto in basso, categoria Nordmann ecc. ecc. Non è facile trovare in natura un albero del genere.
Elisa: Ma dai, Cesare, il tronco diritto, tra l'altro, serve anche a facilitarti il compito: anche per te non è difficile metterlo nel piedistallo e farlo stare in piedi.
Cesare: Grazie, Elisa, farlo stare in piedi non è più così difficile perché con gli anni abbiamo in cantina piedistalli di tutti tipi e di tutte le misure.
Elisa: Diciamo che con le discussioni che abbiamo avuto siamo diventati dei veri specialisti.
Cesare: Diciamo così.
Elisa: Comunque la gioia e l'entusiasmo dei bambini quando si mettono le prime bocce e si provano le candeline sono davvero enormi.
Cesare: Un entusiasmo che spesso porta a rompere un paio di bocce all'anno e di conseguenza a comprarne di nuove.
Elisa: Fosse per te avremmo ancora le bocce degli anni 80 e la neve finta degli anni 70. E poi, non sei tu che non vuoi rinunciare alle bocce…
Cesare: E ai cioccolatini a forma di Babbo Natale e di pigna.
Elisa: Dai, sei come i bambini. Quest'anno promettimi che non ti metterai a discutere su chi ha mangiato il Babbo Natale più grande.
Cesare: Se li posso appendere dove voglio io.
Elisa: Basta che non li appendi sui rami più bassi perché lì sotto ci vanno i regali e il gatto.
Cesare: Lo so, lo so, sotto l'albero ci deve essere spazio a sufficienza per tutti i regali. A proposito, ti ricordo che non mi hai ancora dato nemmeno un aiutino.
Elisa: E io ti ricordo che mi piacciono le sorprese. Tu, piuttosto, non mi dire che non vuoi niente e che hai tutto perché non ci crede nessuno. Tutti a Natale vogliono vivere l'emozione di aprire almeno un pacchetto.
Cesare: Mai detto una cosa del genere. Sono affermazioni che di solito fanno i nostri genitori.
Elisa: È vero, infatti non sappiamo ancora cosa regalargli. È soprattutto per loro che è difficile trovare un regalo.
Cesare: E poi di solito, oltre al regalo, occorre fornire anche la consulenza del caso.
Elisa: Cosa intendi?
Cesare: Voglio dire che se a tuo padre regaliamo un nuovo telefonino dobbiamo spiegargli come funziona e rispondere a centinaia di domande.
Elisa: Cosa vuoi farci, per i nostri genitori è un'impresa rimanere al passo con i tempi.
Cesare: Certo, non era una critica. Era solo per dire che: a cosa serve spiegargli dove è possibile scaricare la posta elettronica sul telefonino, se non ha neppure il computer.
Elisa: Il problema, secondo me, è che oggi il telefono non si usa più per telefonare. Oggi con i nuovi modelli puoi fare di tutto: ascolti la musica, navighi su Internet, li usi come radio sveglia, macchina fotografica. Sarà dura trovare un modello adatto a mio padre. Comunque tu sei molto bravo a spiegare tutte le funzioni.
Cesare: Bella scusa. Va bene. Lo dovrò fare la sera del 24 però, perché il 25 mattina partiamo per il Ticino.
Elisa: Lo so. Il periodo natalizio è sempre molto intenso anche per questo. Cari ascoltatori, dovete sapere che da anni il 24 siamo a Zurigo a festeggiare con i miei genitori…
Cesare: e con la fondue chinoise. E il 25 dicembre
Elisa: scendiamo in Ticino per continuare a festeggiare con i tuoi genitori.
Cesare: Un classico pranzo di natale che si concluderà con il panettone. Se per te non ti sembra Natale se non abbiamo l'albero, per me non è Natale se alla fine del pranzo sulla tavola non arriva il panettone. E per te, Elisa, se vuoi c'è il Pandoro.
Elisa: Non è colpa mia se non mi piace la frutta candita.
Cesare: Ma certo, Elisa, non sei l'unica. È per questo che oggi vendono panettoni senza frutta candita, senza uvetta, ma farciti con il cioccolato, il gelato.
Elisa: Quando siamo in Ticino non dimenticarti di comprarmi un paio di mutande rosse.
Cesare: Ma certo. Da quando ci conosciamo non abbiamo mai festeggiato un San Silvestro senza un capo intimo rosso.
Elisa: Ora che ci penso, al limite me le puoi comprare anche quando torniamo a Zurigo. L'importante è che siano regalate…
Cesare: È vero. Non devo più girare tutta la città alla ricerca di un paio di mutande rosse, correndo il rischio di fare la figura del perverso.
Elisa: Negli ultimi anni la tradizione di portare un indumento rosso il 31 dicembre è arrivata anche al nord delle Alpi.
Cesare: Il rosso è il colore della passione.
Elisa: Se lo si indossa il primo giorno dell'anno, si avrà fortuna in amore per tutto l'anno.
Cesare: Giusto. E visto i tempi che corrono, cerchiamo di avere fortuna anche con il denaro, perciò
Elisa: lenticchie e uva bianca a Capodanno.
Cesare: E lo zampone.
Elisa: Tanto per rimanere leggeri.
Cesare: Ma dai, lo sai il detto: non è importante quello che si mangia tra Natale e Capodanno, è importante quello che si mangia tra Capodanno e Natale.
Elisa: Sì, però non voglio riprendere in 10 giorni i chili che ho perso in 11 mesi.
Cesare: Vedremo di limitare le porzioni. Comunque da buoni italiani, anche in periodo di crisi, è difficile rinunciare alla buona cucina.
Elisa: Pare infatti che si rinunci piuttosto ad andare al ristorante o al bar, ma alla tavolata in famiglia…
Cesare: Natale è una delle poche occasioni per rivedere i parenti.
Elisa: E San Silvestro è la festa giusta da passare con gli amici. Guarda che quest'anno siamo da Laura e Sara.
Cesare: Bene. Ci saranno quindi tanti bambini.
Elisa: Penso proprio di sì, visto che arriva anche la famiglia di Antonio.
Cesare: I bambini avranno di che occuparsi.
Elisa: E noi giocheremo a qualche gioco di società, aspettando la mezzanotte.
Cesare: Niente fuochi però perché siamo lontani dalla città.
Elisa: Ma se ti sei sempre lamentato del freddo.
Cesare: È vero, hai ragione. Rimanere al freddo per più di un'ora per 10 minuti di fuochi non mi sembra un buon affare.
Elisa: Le stelle le possiamo osservare anche dalla finestra del balcone.
©podclub
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